PIRÙ, PIRÙ
E’ il primo spettacolo di teatro classico dei burattini messo in scena dalla Compagnia ed il primo in cui compare il personaggio Pirù. Volendo cimentarsi nel teatro delle teste di legno e mancando il territorio varesino di una propria tradizione di burattini e di una maschera locale, Walter Broggini ha creato ex-novo un proprio personaggio, dandogli caratteri ispirati a quelli delle più importanti maschere della tradizione burattinesca italiana ed europea. Così è nato Pirù, che secondo la definizione del critico teatrale Pier Giorgio Nosari, è “svelto ed eloquente più del Gioppino bergamasco ma ne prende il senso di ruvida giustizia ed i metodi spicci; è energico e risoluto più del bolognese Fagiolino ma ne assume la svelta loquela; e da Pulcinella prende la passione per le avventure e le sfide coi personaggi dell’Aldilà, i Diavoli e la Morte”.
Lo spettacolo presenta Pirù, che mentre riposa in casa tranquillo viene visitato dalla Morte, invaghitasi di lui e che vuole condurlo via con se; egli riesce a sfuggirle, ma per una serie di sfortunate e comiche coincidenze, la Morte finisce per rapire la moglie di Pirù, Elvira. Pirù viene ingiustamente accusato della sparizione della moglie, arrestato e condannato, ma riesce a fuggire dal carcere grazie ad un patto stretto proprio con la Morte. Quando quest’ultima ritorna per esigere che Pirù mantenga le promesse, egli rifiuta e tra i due si ingaggia una furibonda lotta che porterà infine alla vittoria di Pirù e alla liberazione di Elvira.
Lo spettacolo ha ricevuto nel 1991 il Premio “Fauno d’Argento”, a Silvano d’Orba (AI) ed è stato rappresentato in più di 500 repliche in Italia, Belgio, Croazia, Germania, Slovenia, Spagna e Svizzera.
"Molte le occasioni per ridere e sorridere offerte da Pirù, Pirù con Broggini nascosto in baracca ma pronto a dialogare attraverso le sue creature, con gli spettatori, i bambini entusiasti, pronti a partecipare attivamente, ma anche gli adulti coinvolti, pronti a stare al gioco. Esilaranti alcune scene…"
Valeria Ottolenghi, Gazzetta di Parma
"Nella continua rottura dei piani, dove la realtà dei burattini si sovrappone e si confonde con quella del pubblico, il burattinaio dà il meglio di sé, con intelligenza, misura e invenzione."
Alfonso Cipolla, La Repubblica
"Esiste un modo di fare teatro di figura che, per l’attualità del lessico e la freschezza dei protagonisti, piace davvero, fa stare bene grandi e piccini."
Gaia Sciacca, La Sicilia
"Va elogiata la metamorfica impostazione vocale, in una vasta gamma interpretativa compresa tra intonazioni carezzevoli e striduli accenti acuti. Sensazionale."
Riccardo Maruti, La Provincia di Cremona
Creazione, allestimento e animazione: Walter Broggini
Burattini: Walter Broggini
Costumi: Elide Bolognini
Struttura, scenografia ed accessori di scena: Attilio Broggini